MIMESIS
La mia strada
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Viterbabbi 2016

La mia strada
E cosi  arriva anche il momento nel quale andare in moto oltre ad essere un'appagamento personale offre un sorriso a chi per una serie di motivi questo  manca da qualche tempo.
Sono fortunato perchè frequento gruppi di persone che fanno della solidarietà una delle loro ragioni di vita e con il loro fare disinteressato permettono a quelli pigri come me di partecipare ad eventi che regalano emozioni e quell'ottimismo che in molti frangenti della nostra vita viene meno. Per questo in primo lugo voglio ringraziare i VITERBIKERS ; senza di loro questo evento giunto ormai alla "Ottava" edizione non esisterebbe.
Il 18 Dicembre 2016 la mia sveglia suona alle ore 05:30, guardo fuori dalla finestra ed un brivido di gelo mi corre su e giù per la schiena; è ancora buio ma già percepisco il clima ostile. La causa è di quelle importanti e non mi rimane altro che prepararmi, saluto la mia BEtty e preparo anche lei mettendola in moto e permettendogli di scaldare il suo generoso cuore da 1300 cc mentre ultimo la mia vestizione indossando sottocasco, casco e guanti.
Si parte direzione Rieti in perfetto orario per raggiungere Paolo ( Toscanovolante ) all'appuntamento subito dopo Foligno sulla SS77.
Fà davvero freddo ragazzi e si percepisce ancora di più quando nei pressi di Marmore la strada per qualche chilometro luccica per la brina che stà diventando ghiaccio. Imperterrito vado avanti cercando di pensare il meno possibile al clima e  immaginando la giornata con i miei amici e con la compagnia dei "BAMBINI DI VISSO" colpiti dal terremoto  costretti a trasferirsi assieme ai loro cari distanti dalla loro terra;  ai quali di li a breve allieteremo la giornata portando doni e sana allegria per far vivere anche a loro un Natale sereno.
Il paesaggio che ammiro chilometro dopo chilometro è tutto ghiacciato, oltretutto devo tenere leggermente aperta la visiera del casco perchè quest'ultima tende ad appannarsi e per questo non mi sento quasi più gli zigomi e gli occhi sembrano uscire dalle loro orbite.
Giungo a Spoleto e nonostante l'orario matttino trovo una piccola stazione di servizio con annesso bar e non posso fare a meno che fermarmi per una sosta rigeneratrice.
Mi sento già meglio con la pancia piena e sotto gli occhi increduli dei pochi avventori del locale risalgo in sella per percorrere gli ultimi chilometri che mi dividono da Paolo. Con puntualità svizzera trovo lo stesso alla piazzola dell'appuntaento; è un grande piacere poterlo riabbracciare perchè l'ultima volta ci eravamo visti per il nostro viaggio nei Balcani e troppo tempo è passato !
Nemmeno il tempo di accendere una sigaretta che inconfondibile avverto il rombo dei motori che in questa vallata desolata è ben udibile. Sono i Viterbiker's anche loro semicongelati ma con il sorriso che traspare dai tanti occhi che incrocio sotto le visiere. Mitici !
Si decide di fermarci per i saluti al primo distributore che incontreremo sulla strada, anche se questo dista circa 60 km da qui. Il serpentone è un bel vedere e le poche auto che transitano sulla SS77 lo ammirano con invidia e tanto stupore.
Finalmente si giunge alla meritata pausa e posso fare la conoscenza di nuovi amici oltre a riabbracciare i vecchi. Il clima che si respira è di quelli giusti, tanta allegria ed il sorriso stampato sui volti di tutti nonostante l'ostico trasferimento.
Manca davvero poco all'appuntamento con il responsabile della protezione civile ( anch'esso motomunito ) con il quale ci incontriamo nell'ampio parcheggio dell'eurospin appena entrati a Sant'Elpidio a mare.
Ne approfittiamo per un'altra "sosta casareccia/mangereccia", l'amico Angelo come di consueto ci fornisce una buonissima porchetta, delle buonissime salsicce annaffiate da un'altrettanto buon rosso a dispetto dell'orario.
Non mi soffermo sui vari momenti di grande gioia nei quali visitando i residence incontriamo fantastici bambini più o meno grandi con le loro Mamme, i loro Papà ed i loro Nonni.
Non mi soffermo sulla meraviglia dei loro occhi nell'aprire i doni che abbiamo portato , non mi soffermo sugli occhi sofferenti degli anziani che ci raccontano la tragedia da loro vissuta qualche mese fà che li ha costretti a cominciare una nuova vita ad un'età avanzata, non mi soffermo a descrivere la soddisfazione dei miei amici per la riuscita (mai scontata ) di un'evento per noi tutti cosi' importante.
E' doveroso ringraziare invece tutti quelli che hanno partecipato e che hanno reso possibile tutto questo permettendomi di godere di un'altra di quelle giornate  da custodire gelosamente nel cassetto dei miei ricordi più belli.


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