TOUR DEI 16 LAGHI................e qualche passo di montagna.................12/16 Settembre 2015
E cosi' ha inizio questo mio ennesimo tour a spasso con la mia Betty puntando verso nord.
Sono le 07:00 di mattina di Venerdi' 11 Settembre 2015.
Questa data per tutti noi segna un tragico e indimenticabile evento che personalmente porterò sempre nel mio cuore perchè mi colpi' oltremodo vedere quelle immagini delle torri gemelle. Spero che riposiate in pace e che da lassù farete qualcosa per noi.
Dopo una breve preparazione del bagaglio mi vesto di tutto punto per percorrere questi primi 530 Km; la giornata è di quelle ideali per andare in moto......cielo coperto ma nessuna minaccia di pioggia. Si parte direzione Rieti percorrendo la Via Salaria, non ho nessuna fretta e oggi voglio godermi la giornata senza fare nemmeno un piccolo tratto di autostrada ( pallosa e costosa ) in men che non si dica mi ritrovo a Terni ed una volta passato il nuovo tunnel raggiungo la E45 e posso ammirare le maestose rocce bianche che incorniciano le cascate delle marmore. Nonostante sia un giorno feriale anche la E45 non presenta un grande traffico e i camion che ordinatamente percorrono la strada a destra non sono di nessun intralcio per la mia “giamaca”.
Guardando il contachilometri mi accorgo che ho percorso 160 km ed è giunto il momento di fare una meritata sosta con relativa colazione. Mi sento davvero rilassato quando posso godere di queste passeggiate e mi crogiolo al timido sole in località Tavernacce.
Lasciata la E45 il fido Tom Tom mi consiglia un percorso 7 minuti piu' veloce rispetto al tempo stimato e cosi' scopro una bella strada , senza l'ombra di autovelox , che in men che non si dica mi porta da Cesena a Ravenna. La temperatura sale ed inizia a fare decisamente caldo; ancora non sarebbe tempo per l'abbigliamento invernale, ma dovrò sopportare perchè per evitare un eccessivo bagaglio sono partito proprio un po' troppo pesante !
Nei pressi di Ravenna,mi ributto verso l'interno con la SS16 dove il transito di autoveicoli è decisamente più denso e mi permette però di godere della vista di ordinati paesini come Alfonsine e Argenta. Sono già a Ferrara ed è tempo di un nuovo pit stop per il cambio acqua e la fumatina d'obbligo. Si riparte e dopo poco attraverso il confine frà Emilia Romagna e Veneto e mi ritrovo a percorrere una strada che mi è molto piaciuta; la SP12 che da Occhiobello attraversando Stontia e Bagnolo del Pò mi porta fino a Canda. Non sono stati moltissimi i chilometri, ma la strada sembra sospesa in aria, un lungo serpentone d'asfalto rialzato da dove viaggiando si può godere di un bellissimo panorama apprezzando a tratti il lento scorrere del fiume che mi tiene compagnia. Non manca moltissimo al raggiungimento della mia prima tappa e già vedo i cartelli con scritto Verona, passo accanto alla città costeggiando a tratti l'autostrada ed in breve tempo sono a Castelnuovo del Garda. Mi colpisce l'insegna di una tavola calda “BARCOLLO” mi suona bene e l'istinto non mi inganna. Fusilli con salsiccia, Petto di pollo con patate al forno mezza minerale, mezzo vino e caffè alla modica cifra di 10 euro.
Pochissimi chilometri mi separano dall'agriturismo “Le Sigalette” Via del Garda 45 , 37067 Salionze ed una spaziosa e accogliente camera mi attende con vista sul fiume Mincio.
Dopo una rilassante doccia e un pisolino chiamo l'amico Massimo e ci diamo appuntamento in quel di Volta Mantovana, dove un'agriturismo d'altri tempi ci attende per consumare una deliziosa cenetta assieme al gruppetto di amici che ha anticipato la data del tour. Dopo cena la piacevole compagnia di Alessandro e Ross, di Riccardo e Barbara e di Andrea e Massimo ha chiuso in bellezza questa prima intensa giornata.
Sabato 12 Settembre 2015
Punto la sveglia alle 06:30, ma è più forte di me.....................quando devo andare a spasso mi sveglio sempre in anticipo. La giornata non sembra eccezionale, ma so che visiteremo posti degni di nota e cosi, ancora mezzo addormentato mi metto sotto al getto della doccia che mi ravviva le idee. Alle 07:00 in punto sono seduto al tavolino per consumare un'abbondante colazione, l'appuntamento con il resto del gruppo è al casello di Peschiera del Garda e ci metterò dieci minuti per raggiungerlo.
Iniziano ad arrivare i primi amici mentre il tempo sembra decisamente migliorato e cosi' appena pronti dopo i saluti di rito si parte direzione Affi per poi raggiungere il Monte Baldo e precisamente Ferrara di Monte Baldo. Quello che balza subito all'occhio è la perfezione della strada, un'asfalto che sembra fatto apposta per le moto ed ogni centro che attraversiamo è ordinato ed infonde tranquillità.
Le gomme sono in temperatura e nonostante una strada molto stretta ci divertiamo a salire sulla vetta dove facciamo la prima sosta caffè con vista lago.
Si riparte direzione Brentonico per dirigerci sul Serrada, panorami mozzafiato e le 18 moto che sfilano per quelle strade catturano gli sguardi compiacenti dei molti turisti che incontriamo. Quasi dietro ogni curva si scorge un laghetto e tutto sembra incontaminato.
Passato il Serrada si sconfina in zona Folgaria direzione Lago di Lavarone dove faremo la sosta pranzo.
Anche questo è un posto incantevole e ci riscaldiamo al sole prima di assaporare un delizioso pasto................Primo Piatto : Bis di tortelloni al formaggio Vezzena e radicchio con Spazley Tirolesi .
Secondo Piatto : Cervo con polenta e funghi
Dolce Strudel alla Trentina.
Adesso più che risalire in sella mi sdraierei a bordo lago per schiacciare un pisolino, ma è ora di proseguire il tour e cosi' a pancia piena ci rimettiamo in marcia.
Entriamo nella bellissima zona di Folgaria direzione Caldonazzo e ci dirigiamo a Pergine Valsugana. La strada scorre piacevole sotto le ruote e non faccio altro che guardarmi intorno per imprimere nella mia memoria tanta bellezza.
Ovviamente non ci facciamo mancare qualche tratto sportivo; in questo gruppo ci sono degli elementi che ci danno dentro e che sanno guidare, cosi' per me seguirli è un piacere !
Ridiscendiamo verso Trento e saliamo di nuovo verso Terlago facendo una lunga sosta al Lago di Lamar dove socializziamo comodamente seduti davanti ad un caffè.
Si è fatta l'ora di rientrare e l'Hotel che stasera ci ospiterà si trova in quel di Pieve di Ledro che raggiungiamo velocemente perchè la SS45 bis sembra una pista....................un susseguirsi di curve ampie col solito asfalto perfetto che ci regala grande divertimento.
Arrivati in Hotel ci diamo appuntamento per la cena e dopo la solita defatigante doccia siamo tutti nella hall in attesa di prendere posto a tavola.
Davvero una bellissima giornata condivisa con persone speciali.
Dopo aver cenato si fa una passeggiata per il borgo e frà una chiacchiera e l'altra la serata termina con la promessa che domani sarà un'altro giorno da ricordare.
Domenica 13 Settembre 2015.
Il sonno pesante viene interrotto dal trillare della sveglia........................sono le 07:00 ed è ora di prepararci per affrontare la lunga giornata. Guardo fuori dalla finestra ed il cielo non promette nulla di buono; in effetti danno pioggia per ora di pranzo, ma questo è un dettaglio per chi è abituato a fare della mototurismoterapia.
Scendo alla reception saldo il conto e mi reco subito al primo distributore in paese per non avere poi pensieri con l'autonomia del carburante. Al rientro è già bella addobbata la sala colazioni e non mi resta che sedermi al tavolo e consumare; come da accordi alle 08:50 siamo pronti a partire.
Fortunatamente non piove e l'aria è fin troppo mite e lasciamo località PIEVE DI LEDRO percorrendo la bellissima SS240 un susseguirsi di ampie curve con visuale che nonostante appena partiti con gomme da mandare in temperatura percorriamo in maniera davvero sostenuta, assaporando quello che sarà del resto della giornata. Costeggiamo il Monte Bondone e ci dirigiamo verso il lago d'Idro risalendo poi verso BAGOLINO la SP696 diventa la SP345 e immersi nella natura più fervida il lungo serpentone di moto si dirige verso DEGNA, qui si percorre un passo degno di nota il CROCEDOMINI; siamo a quota 1900 mt. Ed il panorama merita davvero una lunga sosta.
Riprendiamo la marcia ridiscendendo dal versante che porta verso MALEGNO costeggiando il fiume Oglio che ci tiene compagnia fino a BOARIO TERME.
Certo che non è finita qui, si prende la SS294 per andare verso la PRESOLANA dove c'è davvero da divertirsi, anche se il fondo stradale non è proprio dei migliori. Il tour con gli amici dell'Fjr 1300 Club Italia volge al termine e già alla successiva sosta qualche amico ci saluta per tornare verso casa.
Intanto inizia cadere qualche goccia, ma i chilometri che ci dividono da RIVA DI SOLTO non sono molti , cosi' decidiamo di proseguire cautamente senza indossare gli anti pioggia.
Arriviamo proprio a bordo lago dove in uno splendido scenario ci accingiamo a riempire i nostri generosi ventri. Si mangia in maniera divina con la solita spensieratezza che caratterizza questi nostri incontri.
Intanto il tempo sembra notevolmente peggiorato ed allora per fare rientro ognuno alla propria dimora , tutti iniziamo la vestizione adeguata. Per me non è terminato qui il tour, approfitto di un paio di giorni di ferie per fare qualche altro chilometro visitando i passi più belli dei dintorni.
Saluto il gruppo e sotto una leggera pioggia inizio il mio viaggio verso CIVENNA.
Voglio sbrigarmi per arrivare ad orario decente in albergo cosi' costeggio per qualche chilometro il lago d'Iseo e nei pressi di PONTE OGLIO imbocco l'autostrada. Nonostante il meteo qualcuno ha deciso di fare una gita fuori porta e il traffico nelle numerose quattro corsie della A4 è davvero notevole.
Decido di fare sosta rifornimento in una stazione di servizio presso CAVENAGO DI BRIANZA. Un'area di servizio anomala.....................uscendo dalla stessa sbaglio svincolo e prendo la A58 che porta da tutt'altra parte.........cosi' dopo qualche chilometro extra e qualche imprecazione riprendo finalmente il giusto senso di marcia ed in brevissimo tempo mi ritrovo a CINISELLO BALSAMO.
Con la veloce SS36 in poco tempo mi ritrovo ai margini del lago di Pusiano e salire fino a CIVENNA anticipando i tempi che avevo previsto mi ha gratificato.
Intanto ha smesso di piovere da un pezzo e nonostante l'umidità e la nebbia mi regalo una sosta alla MADONNA DEL GHISALLO dove una caratteristica e bellissima chiesetta rende lo sfondo invernale molto incantevole.
La giornata volge al termine, non mi rimane che dirigermi in albergo e cosi' tornando indietro per la stessa strada sempre all'altezza del LAGO DI PUSIANO stavolta svolto direzione LECCO ed in breve tempo raggiungo MANDELLO DEL LARIO dove pernotterò da Mamma Ciccia Albergo Diffuso Piazza Roma 15 - 23826 Mandello del Lario.
Sistemo le mie cose e per le 20:00 sono al tavolo del ristorante annesso.
Consumo una buona cena ma un po' troppo costosa e appagato mi ritiro per un giusto e meritato riposo.
LUNEDI' 14 SETTEMBRE 2015
Oggi ha inizio il mio tour in solitaria.........considerato il meteo, il mio giro è molto ambizioso. Stanotte mi sono svegliato più volte per lo scrosciare dell'acqua che veniva giù a secchiate !
Sveglia alle 07:00, metto il becco fuori dalla finestra e ancora piove.........non mi perdo d'animo e scendo per la solita puntuale ed abbondante colazione.
Sistemo il bagaglio e vestito di tutto punto come il migliore dei palombari inizio a macinare i primi chilometri sotto la pioggia battente direzione Passo San Marco.
Oggi è giornata feriale e il traffico è notevole, inizio l'attraversamento di piccoli paesini e giungo a MORBEGNO dove centinaia di bambini urlanti danno inizio al nuovo anno scolastico.
Alzo la testa al cielo e dalla nebbia non riesco nemmeno a vedere dove dovrò arrampicarmi, fatto stà che non mi perdo d'animo ed inizio la cronoscalata su una strada poco più larga di un'auto, ed oggi per fortuna non c'è anima viva dato il meteo. Viene giù il diluvio e con la nebbia mi oriento tornante dopo tornate guardando il fido tom tom da dietro la visiera. Arrivato al culmine una vera e propria bufera con acqua a vento che però non mi fa desistere di scattare due foto e girare un breve filmato ricordo, ma non posso sostare perchè non c'è nemmeno un piccolo riparo.
A pochi metri dalla vetta
In vetta!
Non mi perdo d'animo e imposto il navigatore per la tappa successiva, il PASSO DEL MORTIROLO. Sono costretto a ridiscendere da dove ero salito per riprendere la SS38 proprio da MORBEGNO.
Per arrivare nei pressi di SODRIO ci metto un po'; la strada è stretta e trafficata ed ogni 500mt c'è un centro abitato, cosi' decido di fare la prima sosta e di far asciugare tutta l'attrezzatura ormai zuppa !
Va decisamente meglio e con il pieno fatto mi sento tranquillo per affrontare la strada. Direzione Stelvio, si lascia la statale nei pressi di TOVO DI SANT'AGATA dove inizia una vera e propria arrampicata degna di uno stambecco per raggiungere il famoso MORTIROLO meta dei ciclisti più blasonati. Che strada ragazzi !!!! 41 tornanti da fare tutti in prima marcia e con la massima attenzione, tanto la strada è stretta ed il fondo pieno di foglie e rami. Intanto il tempo non migliora ed il diluvio mi tiene compagnia, ma anche questo passo è conquistato.
VETTA MORTIROLO
Come per il precedente, non posso sostare come vorrei perchè non ci sono ripari ed è meglio raggiungere il GAVIA in quello che dovrebbe essere l'orario più caldo della giornata.
Per raggiungere il Gavia, si prosegue scendendo dal versante opposto in direzione MONNO per poi prendere a valle la SS42 in direzione INCUDINE costeggiando il fiume OGLIO. Si lascia la stessa in località PONTE DI LEGNO per prendere la SP29 ed arrivare in vetta al GAVIA.
Man mano che salgo non riesco a vedere le cime perchè circondate da enormi nuvoloni cupi ed infatti curva dopo curva un'incessante pioggia e un vento fortissimo mi terranno concentrato fino su al passo. Ovviamente oggi da queste parti non c'è nessuno..................incontro solo un gruppo di PORSCHE che avranno avuto un raduno da queste parti.
Mi fermo sotto al cartello per la foto di rito ed approfitto del rifugio aperto per bere qualcosa che mi scaldi.
Ammiro il paesaggio da dietro la vetrata e ad un tratto inizia una violenta grandinata............ l'istinto sarebbe quello di rimanere al calduccio del locale, ma il buon senso mi spinge a calzare il casco indossare i guanti e riprendere la marcia avvolto nella bufera.
GRANDINATA GAVIA
Porto un'andatura veramente bassa..................la strada presenta sconnessioni continue ed è un fiume d'acqua che scende a valle ; dopo qualche tornante su un tratto dritto, si era accumulata moltissima grandine che non sciolta data la temperatura dell'alta quota mi fa perdere il controllo della moto facendomi fare numerose e pericolose sbandate. Ad un certo punto credo proprio di aver totalmente perso il controllo e di scivolare in terra................ma sicuramente mio Padre da lassù mi ha dato un segno.....la moto si è rimessa dritta da sola evitando il peggio.
Guido terrorizzato per almeno altri 5 chilometri. Ripida discesa e 3 dita di grandine sull'asfalto. Scendo in prima marcia con i piedi che strusciano in terra per darmi equilibrio ma sono timoroso perchè so che prima o poi farò un ruzzolone se non mi sbrigo a scendere di quota !
Arrivando a SANTA CATERINA VALFURVA la pioggia ha diminuito l'intensità e la strada è solo molto bagnata ma nulla di preoccupante, cosi' riprendo fiducia ed arrivo al centro di BORMIO tirando un lungo sospiro di sollievo.
Mi fermo al primo bar e finalmente faccio una lunga sosta che mi permette di asciugarmi, di riflettere e di mangiare un'ottima piadina con formaggio e speck.
Decido che per oggi và bene cosi'; il programma prevedrebbe di fare il passo dello STELVIO, ma data la triste esperienza del GAVIA decido di filare via liscio verso l'hotel che mi ospiterà stasera in quel di RACINES.
Imposto il navigatore che mi suggerisce se evitare le strade con pedaggio, ma voglio velocemente raggiungere la meta e imposto il trasferimento veloce in autostrada. Man mano che percorro la strada vedo le indicazioni che mi portano sullo STELVIO (che credevo di evitare ) e fatalità del caso la strada che devo fare è proprio quella. Da qui non ci sono alternative purtroppo.
Mi metto l'anima in pace, ma non riesco a nascondere nemmeno a me stesso la grande preoccupazione. Piove sempre in modo abbondante e la SS38 mi mette paura man mano che salgo e guardo in alto. Dopo vari chilometri comunque percorsi a velocità sostenuta ( voglio sbrigarmi ad arrivare in cima e sbrigarmi a ridiscendere ) incontro una moto con due persone e penso che siano più pazzi di me.
Li supero e li saluto divorando i tornanti con le ottime MICHELIN che in queste condizioni danno il meglio e finalmente arrivo al cartello PASSO DELLO STELVIO. Anche qui come per il GAVIA inizia una forte grandinata, m non posso non immortalare il momento cosi' faccio e riesco anche a fare un breve filmato, quando i due mi raggiungono anch'essi con il desiderio di immortalare il ricordo.
Il tipo (Francesco) scende e mi chiede in inglese se voglio che mi scatti una foto, cosi' sente il mio accento da romano e mi parla in italiano.
Ricambio il favore facendo uno scatto io per loro e poi gli chiedo se tornano indietro o scendono dall'altro versante.
LO STELVIO
Fanno la mia stessa strada cosi' mi rincuoro di non essere solo e con molta cautela iniziamo la discesa. Arrivati a TRAFOI non c'è più pericolo, la pioggia perde intensità e riprendiamo un'andatura decente.
Arriviamo a GOMAGOI e Francesco mi fa il cenno di prendere il caffè, annuisco e cosi' ci fermiamo al primo bar disponibile.
Ci presentiamo e Francesco e Monia vengono dalla Puglia e stanno facendo un lungo giro, si vede che lui è un motociclista esperto e che come me è anche un po' fuori di testa. Mi ha fatto proprio piacere fare questo incontro ed ancora di più mi convinco che la passione per i viaggi in moto è uno stile di vita. Saluto e ringrazio e riprendo la mia strada verso RACINES.
Mai come oggi sono contento di imboccare finalmente l'autostrada !!!!
Arrivo a BOLZANO ed ironia della sorte qui c'è un bel sole ed un cielo terso, cosi' al primo parcheggio decido di sostare per togliermi lo scafandro, riporre il secondo paio di guanti zuppo e tirare fuori il terzo ed ultimo.
L'autostrada del Brennero sembra una vera e propria pista con quell'asfalto rossiccio che infonde massima sicurezza e nonostante il suo ridicolo limite 110 orari, vedo che molti viaggiatori del posto sfrecciano senza tanti riguardi, cosi' mi accodo ai più veloci con un'occhio sul tom tom, ma non ci sono autovelox ed in men che non si dica sono all'uscita di VIPITENO. Ormai è fatta , pochi chilometri e già sogno una meritata doccia calda !
Che posti da queste parti ragazzi !!!!!!!!
Una vallata incantevole con poche case ai bordi della strada incorniciate da colline verdeggianti insomma uno spettacolo.
Arrivo cosi' all' Hotel Schölzhorn Innerratschings- Bichl 49, 39040 Racines, Italia
che consiglio vivamente a chiunque passasse da queste parti.
Mi metto sotto la doccia e ringrazio Dio per avermi dato questa opportunità ed avermi protetto con la sua mano in quei momenti pericolosi.
Qui alle 19:00 si cena, cosi' puntuale sono nella sala da pranzo e consumando la squisita cenetta socializzo con i proprietari, una giovane coppia molto gentile e disponibile. Ci tornerò senz'altro.
MARTEDI' 15 SETTEMBRE 2015.
Ieri sono stato proprio benone all'hotel, un posto davvero confortevole e tranquillo dove tornerò sicuramente.
Come al solito la sveglia suona alle 07:00 e affacciandomi, noto che oggi il meteo sarà clemente e potrò portare a termine il mio tour senza affanni.
La sala colazioni è ben fornita e ne approfitto per saziare la mia fame a lungo !
Anche oggi i chilometri sono molti e caricata Betty ridiscendo a valle in direzione PASSO GARDENA. La strada è ancora molto bagnata dopo l'incessante pioggia di ieri, cosi' decido di fare questo primo trasferimento veloce sfruttando l'odiosa autostrada che da VIPITENO abbandono nei pressi di CHIUSA – VAL GARDENA . E' uscito un bel sole ed il cielo è terso, cosi' riesco ad apprezzare il suggestivo paesaggio dello splendido PASSO GARDENA, sicuramente il più bello di tutti.
SALITA AL GARDENA
Tempo della solita sosta caffè e sigaretta e con Betty si riprende la marcia verso il FALZAREGO, le gomme ormai sono in temperatura e nonostante abbiano su circa 9000 km fanno la loro porca figura per queste bellissime strade da piega continua !
SALITA AL FALZAREGO
Da qui il PASSO DI CAMPOLONGO
SALITA AL CAMPOLONGO
e poi il più famoso PORDOI dove sosterò lungamente seduto a gustarmi lo splendido scenario davanti ad un fumante cappuccino.
In questa zona è possibile sbizzarrirsi con i passi montani, ma io ho le mie tappe fiducioso di tornare ancora una volta per visitare anche i passi minori.
SALITA AL PORDOI
La tappa successiva sarà il PASSO SAN BOLDO e noto con piacere che anche scendendo di quota i paesaggi sono bellissimi e considerevole, anche per il tipo si strada, è la VALLE AGORDINA. Il passo invece non è affatto bello e se non fosse per una famosa strada dei CENTO GIORNI costruita in quel punto in tempo di guerra non ci sarebbe nulla da vedere. Mi godo lo stesso un meritato riposo dopo questa tappa di circa 100 Km assaporando la quiete del posto a quest'ora veramente deserto !
La prossima metà mi farà attraversare la provincia di BELUNO entrando in quella di TRENTO attraversando la VALSUGANA e salendo a VETRIOLO TERME.
La costante in questo tour è che sono tutti posti da vedere, ognuno con le sue peculiarità, ma tutti davvero belli.
Dopo tanta strada è il momento di fare rientro verso l'alberghetto che mi ospiterà per la nottata che si trova sul LAGO DI TENNO e visto che è di strada faccio una puntatina sul MONTE BONDONE dove mi diverto stando alla ruota di un gruppo di tedeschi intutati di tutto punto sulle loro potenti super sportive............un'incubo per loro nei tanti tornanti che portano fino al valico.
Altra sosta meritata, ormai il mio tour volge al termine e trovo il momento di ripercorrere con la memoria quelli che sono stati i momenti più belli.
Rincasando transito per un'altro bel passo quello del BALLINO che mi porta finalmente a destinazione.
Prendo possesso della mia camera e dopo la solita doccia ed un meritato relax esco per cenare. Attraversando la strada, proprio davanti alla mia stanza c'è un bel ristorante e come sempre il mio intuito non mi inganna. Consumo una squisita cena con pietanze tipiche del Trentino uscendo veramente soddisfatto, sia per la bontà del tutto che per il prezzo davvero ottimo.
Anche stavolta mi sono divertito, sono stati giorni pieni, sono stati tanti i chilometri; alla fine 2700 in cinque giorni e davvero tanti i posti visitati.
Questi i posti visitati, e sicuramente me ne sfugge qualcun'altro.
1-lago di garda
2-lago di pra de la stua
3-lago di lavarone
4-lago di caldonazzo
5-lago di levico
6-lago delle piazze
7-lago di serraia
8-lago di valle
9-lago di lases
10-lago di terlago
11-lago santo
12-lago di lamar
13-lago di santa massenza
14-lago di toblino
15-lago di tenno
16-lago di ledro
17-lago di endine
18-lago di gaiano
19-lagi di iseo
20 civenna
21 Mandello del Lario
22 Passo San Marco
23 Passo del Mortirolo
24 Passo Gavia
25 Passo dello stelvio
26 Racines
27 Passo Gardena
28 Passo Falzarego
29 Passo Campolongo
30 Passo Pordoi
31 Passo San Boldo
32 Vetriolo Terme
33 Monte Bondone
34 Passo del Ballino
35 Lago ti Tenno