Finalmente arriva il momento tanto atteso; come al solito la
notte ho dormito poco ma questa ormai è una costante prima di affrontare un
viaggio.
Tutto è pronto, saluto mia moglie Lina che mi appoggia in
questa mia passione e con una splendida giornata all'orizzonte mi avvio
all'appuntamento con gli altri compagni d'avventura.
Il traghetto ci aspetta alle 19:45 in quel di Ancona, ma si è
deciso di prenderla un pò larga e di passare per la "gola del Furlo"
riaperta al passaggio non molti mesi fà.
A Terni il primo ad arrivare è l'amico Damiano che sapendo
della nostra partenza ha deciso di venirci a salutare di persona, Un gesto che
ho molto apprezzato e che distingue lo spirito Viterbikers dai tanti pseudo
gruppi motociclistici che ci sono in giro.
Si sente l'inconfondibile rombo dei motori ed ecco arrivare i
miei amici di viaggio; con loro altra graditissima sorpresa, è presente l'amico
Gianni che come Damiano ha deciso nella sua giornata di riposo lavorativo di venirci
a salutare e di accompagnarci per un bel tratto di avvicinamento ad Ancona.
Si parte direzione Furlo e sotto il casco quell'espressione
di gioia mi accompagna chilometro dopo chilometro. E' suggestivo attraversare
la gola e godere di un panorama unico; dal colore turchese dell'acqua al bianco
delle rocce che sovrastano il fiume.
Si è fatta l'ora di pranzo e lungo la strada scorgiamo un
posticino che fà al caso nostro; un piccolo locale immerso nella calma del
posto, con adeguato spazio per parcheggiare i nostri bolidi ed un pergolato che
ci coccolerà nella consumazione di un pasto nemmeno tanto frugale.
Tempo di ringraziare e di salutare Gianni per la sua
graditissima sorpresa, riprendiamo la strada che ci condurrà al piccolo porto
di Ancona dove abbiamo appuntamento con Fabio che ci raggiungerà proprio per
l'imbarco.
Quest'ultimo si svolge con notevoli difficoltà; sono
moltissimi gli autotreni che devono essere imbarcati e le poche moto che
sbarcheranno a Spalato sono costrette a salireper ultime.
Alla fine saranno quasi due le ore di ritardo, ma una volta
saliti a bordo il traghetto inizia a muoversi e a dar sfogo a tutta la gran
cavalleria.
Ci sistemiamo nella piccola ma accogliente cuccetta e ci
prepariamo a trascorrere una notte serena condita dalle solite tante risate.
Approfittiamo del ristorante dove un pasto completo viene
servito alla modica cifra di 16 euro e dopo poco ci ritroviamo a ronfare nella
piccola cabina.
SABATO 13 MAGGIO 2017
Sarò il primo ad aprire gli occhi, sono le 06:00 e quando mi
affaccio sul ponte per fumare la prima sigaretta della giornata, già si vede
uno splendido paesaggio ed il vicino attracco delporto di Spalato.
Poco dopo anche Fabio, Federico ed Angelo mi raggiungono e
insieme andiamo a fare colazione nella sala ristorante. La colazione è compresa
nel prezzo della tratta per coloro che hanno usufruito di una cabina;
particolare che mi ha stupito positivamente, come altrettanto positivamente mi
ha colpito l'abbondanza di cibi previsti nel menù, brava jadrolinija !
Finalmente si sbarca e mettiamo le nostre ruote sul
territorio Croato; la nostra tappa oggi sarà Kotor a circa 300 Km di distanza.
La giornata è assolata e molto bella e la nostra voglia di
scoperta è grande, innestiamo la prima e partiamo.
Siamo sulla costa e chilometro dopo chilometro non sappiamo
dove guardare; le tante piccole cittadine affacciate sul mare hanno ognuna
qualche particolarità che rapisce i nostri sguardi e ci godiamo metro dopo
metro tutto quello che la natura ci offre.
Di tanto in tanto ci godiamo qualche breve sosta per scattare
qualche foto e per goderci in qualcuno dei tanti locali prelibate colazioni
vista mare.
Arriviamo cosi' a Ragusa Vecchia ( Dubrovnick ) per l'ora di
pranzo.
Il lungo e moderno ponte sospeso che ci conduce alla città
vecchia è meraviglioso e da qui si può apprezzare la baia sottostante con
imbarcazioni grandi e piccole che rendono il panorama unico.
Lungo la strada troviamo un locale che fa al caso nostro e ci
rilassiamo finalmente per consumare un meritato pasto.
Ci rimettiamo in moto soddisfatti; ormai i chilometri che ci
separano dalla nostra prima meta non sono molti e con la stessa curiosità ci
godiamo il panorama mozzafiato che ci offre il fiordo di Kotor.
Abbiamo un'appartamento con vista, davvero delizioso; si fa
scorta di birre per la serata e dopo esserci rilassati ci dirigiamo in un
vicino ristorante dove consumeremo una deliziosa cenetta a base di pesce e di
carne.
Che bello trascorrere la serata in veranda davanti ad una
birra ghiacciata programmando i percorsi per il giorno seguente.
DOMENICA MAGGIO 2017
Temevamo una giornata con meteo avverso ed invece appena mi
affaccio in veranda per gustarmi la prima sigaretta della giornata apprezzo il
celeste del cielo ed il clima mite.
Oggi abbiamo deciso di arrampicarci per quella che sarà per
me la più bella strada che abbia mai percorso ( Kotor serpentine ) una piccola
strada che si inerpica sulla montagna rocciosa che sovrasta il golfo di Kotor.
Pericoloso stradamontuosa che raramente permette vlocità di più
di 30 km / h., Che si trova in Montenegro, con una lunghezza totale di 38 km,
tra le città di Cetinje e Kotor. La parte
più impegnativa della strada è un breve tratto 8,3 km con 16 tornanti chiamato
Kotor serpentina. E 'una delle più famose strade hairpinned in tutto il mondo.
Che spettacolo ragazzi !
Appena inizi a salire si incontra un piccolo campo nomadi che
non infonde grande fiducia nel proseguire; sembra di entrare in una zona off
limits, poi ti fai coraggio , dai gas alla tua bella e la strada prosegue
stretta ed in salita con quasi totale assenza di traffico. C'è anche qualche
temerario immancabile ciclista e si và quasi di pari passo perchè ogni tornante
ci offre una vista meravigliosa che ci fermiamo spesso ad
immortalare.Finalmente si arriva in cima e con sorpresa proprio su questa
montagna deserta c'è un'albergo ristorante dove però è impossibile fare
colazione poiché pieno di un gruppo di turisti giunti fin qui in pulman, che
coraggio !
Riprendiamo indomiti la strada fino ad arrivare ad una
rigogliosa vallata verde dove un'agglomerato di abitazioni offre un mercatino
su strada di artigianato locale , Ci fermiamo per fare colazione godendoci il
posto unico mentre il sole è ormai alto e la giornata è splendida.
Non sappiamo ancora a cosa andremo incontro, ma i tanti
chilometri che faremo sono tutti di alta montagna su una stradina molto
impegnativa e stretta. Siamo davvero tesi, sembra non finire mai e i pensieri
funesti nella mia mente si accavallano curva dopo curva..................e se
buco ? Se mi si ferma la moto ?
Insomma avete capito, non riesco proprio a godermi appieno
questo tratto in mezzo al nulla ma che conserva comunque un suo grande fascino.
Finalmente scendendo a vallevedo non troppo lontana una strada degna di essere chiamata tale,
finalmente lasciamo la P5 e imbocchiamo la più veloce e larga P23.
La direzione è cascate di Kravica ; si è fatta una certa ora
e lungo la strada troviamo una “bettola” deserta che fa al caso nostro !
Il proprietario è entusiasta nel poter servire ben 4
commensali che da queste parti sono cosa rara. Ci facciamo capire nonostante
lui parli solo la lingua del posto e ci offre la specialità del giorno che
corrisponde ad una pecora bollita davvero da leccarsi i baffi, un'abbondante
insalata mista, il tutto annaffiato da ottima birra ghiacciata e per finire il
classico caffè turco, il tutto a circa 6 euro a persona.
Ci rimettiamo in sella ed in breve tempo raggiungiamo le
suggestive cascate di Kravica un vero e proprio anfiteatro naturale di
straordinaria bellezza.
Il suono dell'acqua che cade imponente da circa 30 metri nel
bacino sottostante apre alla vista un'oasi davvero suggestiva ed indimenticabile.
Oggi approfittando della bella giornata è pieno di turisti ma riusciamo
comunque ad arrivarefin dove possibile
per parcheggiare le nostre belle proprio sotto le cascate.
Siamo molto vicini alla famosa Medugorje e ci mettiamo
davvero poco tempo a raggiungere il Santuario, anch'esso discretamente pieno di
molti turisti in pulman provenienti da tutto il mondo.
Siamo quasi giunti alla meta di questa nostra seconda
giornata; di li a poco ci godremo la famosa Mostar dove abbiamo deciso di pernottare.
Abbiamo un'appartamento proprio a 20 metri dalla città
vecchia, il cuore pulsante di questa antica città piena di storia e di vicende
drammatiche. Ci facciamo rapire da una lunga passeggiata per le viuzze
caratteristiche pavimentate con sassi di discreta misura che non sono ilmassimo
per le mie caviglie. Ci godiamo un tramonto mozzafiato nella calma di
quest'angolo pedonale silenzioso ed emozionante.
Consumiamo una deliziosa cenetta in un locale
caratteristico;ormai la stanchezza
iniziafarsi sentire e ci ritiriamo
nelle nostre stanze in attesa del domani che ci vedrà di nuovo protagonisti.
LUNEDI' 15 MAGGIO 2017
Che fortuna, anche stamattina la giornata sembra stupenda e
la temperatura di quelle ideali per girare in moto. La nostra tappa finale sarà
in quell di Banja Luka.
Faremo una deviazione d'obbligo per la visita alla famosa
Sarajevo.
Appena caricate le moto ci mettiamo alla ricerca di uno dei
tanti Pekara, ( forno/panetteria ) che producono prelibatezze dolci e salate da
sentircisi male.
Dopo abbondante colazione ci dirigiamo a Jablanica,
tranquilla cittadina vicino Sarajevo storico teatro della battaglia della
Neretva che risale alla seconda guerra mondiale e dove venne fatto saltare
l'unico ponte che permetteva il transito da una parte all'altra del fiume.
Facciamo visita a questo luogo storico immortalando i resti
di quelli che furono giorni drammatici; l'occasione ci è gradita per consumare
un buon espresso in un bar adiacente al parco e darci la carica per raggiungere
la caotica Sarajevo.
Percorrere il viale dei cecchini dà sempre un'emozione forte
proprio perchè ti tornano in mente quelle immagini drammatiche passate tante
volte sui nostri schermi tv e che non ho dimenticato.
Troviamo un comodo parcheggio a pagamento nei pressi della
città vecchia e diamo inizio al nostro tour , Il corso principale è pieno di
vita, persone che si mescolano nella nervosa routine quotidiana fatta di
acquisti e spostamenti. Anche lo sguardo più distratto coglierà la differenza
frà la parte cristiana ortodossa e quella musulmana sia per la diversità delle
costruzioni, molto più basse nella seconda, che per lapresenza dell'immancabile moschea e deivari minareti.
La convivenza frà questi popoli mi colpisce, tutto sembra
apparentemente calmo e vivibile.
Si è fatta l'ora di pranzo ed in una delle più belle
piazzette del centro consumiamo il piatto del luogo il Burek, una specie di
cannellone fatto di sfoglia e ripieno di formaggio o verdura o carne.
Soddifatti riprendiamo il nostro viaggio e ci fermiamo nella
meravigliosa Jaice, una piccola cittadina famosa perchè fù il luogo dove venne
incoronato l'ultimo Re di Bosnia.
La cittadina colpisce perchè attraversata da un fiume e dalle
inevitabili e suggestive cascate che ne fanno una meta turistica molto apprezzata.
Ci godiamo l'ora del tramonto immersi in questo paesaggio suggestivo e ci
rimettiamo in moto per le meravigliose gole con il fiume che ci fa compagnia
senza mai lasciarci.
La strada è davvero molto bella e curva dopo curva apre
scenari unici ed inconfondibili, fino all'arrivo a Banja Luka, dove
un'appartamento di lusso ci attende per far riposare le nostre stanche ossa.
Abbiamo un'ampio ed accessoriato balcone che si affaccia
proprio sul fiume Vrbas che ci coccolerà con il suono delle sue acque impetuose
che corrono veloci proprio sotto i nostri piedi. Fatta scorta di birre per il
post cena ci rilassiamo e dopo una rigenerante doccia raggiungiamo un
ristorantino deserto proprio a pochimetri di distanza.
Ci facciamo capire dal proprietario e consumiamo una cena che
aimè non scorderemo per la scarsa qualità dei prodotti e anche per la loro
dubbia conservazione................la carne puzzava di carogna ahahahah.
Anche questa giornata volge al termine e dopo la solita
programmazione nel solito clima d'ilarità che contraddistingue il nostro
gruppo, morfeo ci rapisce in un sonno profondo.
MARTEDI' 16MAGGIO
2017
Come al solito mi sveglio prima dei miei amici per il rituale
della prima sigaretta della giornata ; questa volta l'affaccio sopra al fiume
mi infonde ancor più rilassatezza, ma stamattina una leggera pioggia increspa
l'acqua del fiume e la temperatura è di quelle che ti penetrano nelle ossa.
Non ci perdiamo d'animo e nonostante la scocciatura di
viaggiare con l'odioso antipioggia, tutto si svolge come da rituale. Stamattina
inoltre una graditissima sorpresa. Nel prezzo dell'alloggio è prevista anche la
colazione.........................e che colazione !
Faccio man bassa di dolce e salato ed una volta sazio sono
pronto per affrontare questa prima trasferta con I miei amici verso la famosa
cascata di Martin Brod.
Con la pioggia che ci tiene compagnia, ripercorriamo la E61,
la meravigliosa striscia d'asfalto che attraversando un canyon e costeggiando
il fiume Vbras ci farà immettere sulla curvosa R12 .
Intanto ha smesso di piovere e l'asfalto asciutto che man
mano andiamo a percorrere ci fà viaggiare molto più tranquilli e rilassati.
Dopo aver fatto molti chilometri di strada di montagna, ci
ritroviamo su un largo tornante dove il panorama sottostante ci invita a fare
una sosta rigenerante. Il sole è ormai alto e caldo e cosi' possiamodefinitivamente mettere vial'antipioggia.
Finalmente arriviamo in questo splendido villaggio
attraversato dal fiume Una ed appena passato il ponte si inizia a sentire
lontano il canto dell'acqua che scende impetuosa.
Pagando un'abbordabile biglietto si accede a questo
meraviglioso scenario della natura; l'acqua dopo una repentina dicesa cade e si
nebulizza nell'aria; fà molto caldo e risulta piacevole prendere di petto
questi continui spruzzi d'acqua frà una foto e l'altra.
Anche l'orario è di quelli giusti e poco distante c'è un bel
locale che offre degli invitanti tavolini all'ombra di secolari piante e non
possiamo far altro che goderci il nostro cibo nell'armonia più completa che
questo luogo magico ci trasmette.
Qui la fà da padrone “la trota”, ma nonostante sia il piatto
scelto dai miei amici Io mi butto sul solito piatto a base di carne che è una
garanzia.
Lasciata Martin Brod ci rimettiamo in cammino verso gli
altrettanto famosi laghi di Plitvicee
dopo pochi chilometri costeggiando il fiume Una conil suo scorere lento, ci imbattiamo in una
strada sterrata che attraversa il bosco...............sembra non finire mai,
alla fine saranno circa 5/6 Km di divertimento e polvere e di qualche duro
colpo alle vecchie sospensioni della mia Betty che sicuramente non avrà
gradito.
I chilometri scorrono piacevoli e quando ci immergiamo nel
parco Plitvicka Jezera il sole che penetra frà le fittepiante d'alto fusto ci offre una temperatura
gradevole ed un paesaggio fatato.
Per visitare I laghi bisognerebbe mettere in preventivo
almeno l'intera giornata in quanto il parco è immenso e per visitare I suoi
tanti ettari ci vogliono davvero molte ore; non è il caso nostro e ci mettiamo
alla ricerca di un posto panoramico dove poter scorgere qualcuna di queste
meraviglie.
Ci inoltriamo per un fitto bosco fino ad arrivare ad un
parcheggio; lasciate le moto dopo circa 5 minuti di camminata off road si apre
a noi uno dei tanti scenari suggestivi ai quali siamo ormai abituati.
Più che soddisfatti ed in perfetto orario per raggiungere
Ogulin ci rimettiamo in moto.
Ogulin è la piccola cittadina che ci ospiterà per trascorrere
la nottata. Troviamo subito il nostro bell'appartamento e diamo vita alle
solite manovre pre cena. sistemandoci e prendendoci qualche ora di meritato
relax.
Mezzi stanchi e appisolati ci accorgiamo che sono le 21:00 e
risaliti in sella andiamo alla ricerca di un locale dove consumare la nostra
meritata cena.
Stasera per cambiare prendo un calzone che definire tale è
come bestemmiare, ma un pò la fame ed un pò la stanchezza mi portano comunque a
ripulire il piatto.
Siamo tutti molto stanchi e tornati a casa ci mettiamo al
tavolo del soggiorno per il bicchiere della staffa e per una breve
pianificazione della giornata successiva.
MERCOLEDI' 17 MAGGIO 2016
E' presto e mentre I miei amici ronfano, Iraggi di sole irradiano la mia bella stanza;
oggi gustare la prima sigaretta seduto nella grandissima veranda dell'appartamento
che ci ospita è davvero piacevole, tanto da fare il bis assorto nei miei
pensieri.
Puntuali alle 08:00 siamo già a cavallo delle nostre belle
alla ricerca del solito pekara che troviamo proprio sulla via principale della
cittadina che ci ha ospitato.
Una veloce colazione e via puntando verso Fiume !
La strada è piacevole e piena di curve, il meteo è perfetto
ed I chilometri scorrono veloci sotto le nostre ruote; arriviamo cosi' nei
pressi di Sieme e ci troviamo di fronte ad uno scenario bellissimo che ci
induce in una sosta, tanto per goderci il luogo e farci le quattro immancabili
risate.
Di nuovo in sellaraggiungiamo la nostra prima tappa in men che non si
dica....................attraversiamo Fiume senza fermarci ma curiosando da
sotto le visiere.
Usciti dalla caotica città ci imbattiamo in una strada
bellissima, piena di tornanti e di ciclisti: l'asfalto perfetto ci invita ad
osare un pò nonostante la ripida discesa !
Stanchi, ma soddisfatti ci fermiamo al primo locale su strada
che ci permette di consumare unaseconda colazione e di darci le energie per
arrivare fino all'ora di pranzo.
Arriviamo a Pola dove ci accoglie il suo bellissimo
anfiteatro; un'opera maestosa e davvero ben conservata, biglietto da visita per
quello che sarà poi lo splendore del suo centro storico.
Parcheggiamo le belle e una volta alleggeriti ci mettiamo in
modalità turisti e ci facciamo una goduriosa passeggiata ammirando la
tranquillità e la bellezza del posto.
Ci colpisce un ristorante con un'ampia e fresca
veranda..........sembra chiamarci ed il richiamo è irresistibile , tanto che
senza accorgercene siamo già con le gambe sotto al tavolo studiando il menù.
Soddisfatti ci rimettiamo in viaggio verso quella che sarà la
nostra ultima tappa; Capodistria ci ospiterà, non prima però di fare una
puntatina a Rovigno e goderci il primo pomeriggio.
Puntiamo dritti verso il mare ed una volta entrati in città,
proprio sul lungomare sosteremo per una visita veloce nel suo centro storico.
Sono stanco e camminare non è il mio forte, quindi saluto I ragazzi e mi metto
a sorvegliare moto e bagagli godendomi tutto il relax sulla banchina vista
mare.
Verso le 17:00 arriviamo a Capodistria e prendiamo possesso
dell'appartamento riservato; Fabio ed Angelo fanno un sopralluogo in città per
individuare un ristorante nelle vicinanze, mentre io e Federico ne
approfittiamo per una rilassante doccia.
Raggiungiamo il locale a piedi poichè è davvvero vicino alla
nostra dimora e trà un racconto ed una risata consumiamo il nostro pasto e
sorseggiamo qualche birra.
E' ora di fare rientro e di mettere a riposo le stanche ossa.
GIOVEDI' 18 MAGGIO 2017.
Mi sveglio con la solita malinconia................quel
sentimento che riaffiora ogni qualvolta mi rendo conto che è terminata
l'avventura. Oggi il rituale della sigaretta consumata sull'ennesima comoda
veranda baciato dal sole ha un sapore amaro e non vi annoierò raccontandovi dei
700 Km fatti per rientrare.
Userò questa giornata per fare le dovute considerazioni.
Quando hai al tuo fianco persone meravigliose come Fabio,
Federico ed Angelo puoi affrontare qualsiasi viaggio e raggiungere qualsivoglia
meta.
La Croazia, la Bosnia, il Montenegro e la Slovenia, sono
Paesi che bisogna visitare; le strade in maggioranza molto belle e comunque in
ottimo stato come ottimo èil cibo e
ancor più ottima la vivibilità.
Popoli molto accoglienti e ben disposti.
Se proprio devo trovare un punto negativo, lo individuo nelle
dogane e più in dettaglio da coloro che le presidiano. I militari del posto non
sono per nulla simpatici ed ogni pretesto è legittimo per farti perdere tempo e
cambiarti l'umore.
Fortunatamente una volta lasciati alle spalle dopo pochi
metri torna il sorriso sotto la visiera e tutto cambia positivamente.
Ringrazio quindi I Viterbikers nel nome di Federico, Angelo e
Fabio che mi hanno fatto vivere una vacanza di quelle che non dimenticherò.