Quest'anno la mia zavorrina ha voglia di mare e la nostra metà sarà il Salento e precisamente località Posto Vecchio ( Torre Vado ).
Si raggiunge un compromesso …............. la vacanza si farà rigorosamente in moto.
Mi metto a studiare qualche itinerario degno di nota e finalmente arriva il 11 Luglio 2014.
Come ormai consuetudine la partenza è fissata in orario notturno ed alle 04:00 la moto è carica e pronta ad affrontare il lungo viaggio.
Si opta per la strada più veloce per raggiungere la prima tappa PASSO CROCE SCRIVANO nella bella e suggestiva Basilicata; l'autostrada è d'obbligo.
L'aria è bella frizzantina nonostante siamo a Luglio inoltrato ed il traffico quasi inesistente. Si viaggia molto bene e nonostante le varie soste, ad orario decente siamo sul passo.
Qui nonostante sia uscito un timido sole fa davvero freddino; siamo in mezzo ad un bosco a 1143 mt immersi in un natura incontaminata ed avvolti dai suoi splendidi suoni. Ci sono vari impianti sciistici poco conosciuti e che vale davvero la pena visitare per godere dell'ottimo panorama e della tranquillità che il posto infonde.
Si riparte proseguendo per la SP5 che a quest'ora mette un certo timore perchè attraversa un fitto e deserto bosco con curve mozzafiato da percorrere a velocità bassissima perchè stretta e con un fondo stradale molto sdrucciolevole; ci sono dei tratti dove addirittura il muschio è in mezzo alla carreggiata.
Una volta attraversato il centro abitato di MARSICO NUOVO, la strada diviene piacevole e in poco tempo siamo al LAGO DEL PERTUSILLO uno dei punti di partenza dell'acquedotto pugliese. Un lago artificiale molto grande che occupa una superficie di 75 chilometri quadrati con i suoi 155 milioni di metri cubi d'acqua. Insomma una vasta distesa azzurra nel classico scenario naturale di una regione tutta da scoprire.
La temperatura adesso è gradevole ed abbiamo bisogno di alleggerirci nell'abbigliamento per affrontare la successiva tappa.
La strada statale 598 unisce questi due grandi specchi d'acqua e solo dopo una cinquantina di chilometri possiamo ammirare il LAGO DI MONTE COTUGNO, con la sua immensa diga, la più grande d'Europa fatta in terra battuta; il suo muro infatti misura 1850 mt di lunghezza e ben 60 in altezza ed ha una capacità massima di 530 milioni di metri cubi. Insomma una delle maggiori dighe del nostro bellissimo Paese.
Nonostante i chilometri percorsi abbiamo voglia di visitare altri luoghi ed adesso cambiando genere ci dirigiamo in una delle perle della Basilicata. Le SP 154 e 103 offrono un paesaggio d'altri tempi, una natura arida che ci culla trà le curve di una terra meravigliosa e quando ad un certo punto i nostri sguardi scorgono questo incantevole borgo non possiamo far altro che fermarci al bordo strada ed ammirare con suggestione quest'opera d'arte.
Un paese sospeso frà le nuvole e fuori dal tempo non a caso chiamato la città fantasma a causa della completa evacuazione dei suoi abitanti negli anni sessanta.
Consiglio vivamente di visitare questo borgo che è stato anche scelto come set cinematografico per molti film “LA PASSIONE DI CRISTO” e BASILICATA COAST TO COAST giusto per citarne un paio. Si è fatta quasi l'ora di pranzo e dobbiamo lasciarci alle spalle il “fantasma” per raggiungere Matera dove pernotteremo.
Finalmente stanchi ma felici arriviamo all'Hotel Nazionale, una bella e nuova costruzione che con la sua bellissima e confortevole camera permetterà di riposarci per affrontare altri chilometri.
Descrivere Matera sarebbe molto lungo e superfluo, una città meravigliosa che và visitata con qualche giorno a disposizione per apprezzare appieno la sua storia e la sua cultura. I suoi rioni, i famosi SASSI sono stati riconosciuti nel 1993 patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Consiglio vivamente a chi dovesse andare di fermarsi a mangiare al ristorante I DUE SASSI dove si può apprezzare la cucina del luogo con pietanze originarie di questa terra, l'spitalità del proprietario e l'ottimo prezzo il tutto in uno scenario fantastico dove da una terrazza si può apprezzare uno scorcio della città davvero emozionante.
E' già Sabato e dopo ricca ed abbondante colazione si ricaricano i bagagli e ci si rimette in viaggio alla scoperata dell'affascinante Puglia.
La strada non è granchè ma i 70 Km fatti per raggiungere ALBEROBELLO si dimenticano in fretta una volta raggiunto il cuore di questo gioiello ! La terra dei Trulli. Anche qui non mi dilungo ad elencare la storia ma consiglio di visitare questo posto considerando che anch'esso nel 1996 è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO e le sue caratteristiche costruzioni a secco ne fanno la sua unicità.
Ora dall'arido entroterra ci dirigiamo verso la costa andando a visitare la MARINA DI MAR PICCOLO nella vecchia città di TARANTO appunto denominata la città dei due mari.
Purtroppo arrivati in città la prima cosa che balza all'occhio è l'insediamento dell' ILVA che occupa gran parte del paesaggio e con i suoi devastanti fumi di lavorazione ha cosparso il territorio circostante di una nociva polvere rossastra. Arrivati nei pressi dei due mari, prima di visitare il centro storico dell vecchia Taranto si può ammirare dal ponte di PUNTA PENNA PIZZONE il vasto insediamento dell'arsenale della Marina Militare.
Ci prendiamo un bel gelato in un chisco proprio sotto al ponte e facciamo quattro chiacchiere con le ospitali persone del posto perlopiù pescatori.
Percorrendo la costa Jonica ci dirigamo in quella che è la meta del nostro viaggio/vacanza che ci vedrà turisti per due settimane e verso l'ora di pranzo finalmente raggiungiamo località POSTO VECCHIO marina di Salve dove L'Hotel Lido di Venere Beach sarà la base per i nostri spostamenti.
Nonostante i tanti giorni “stravaccati al mare” splendido delle cosiddette MALDIVE DEL SALENTO abbiamo trovato il tempo di visitare tutta la costa dallo Jonio al Mediterraneo e le sue infinite meraviglie. Percorrendo circa 130 chilometri di costa si possono apprezzare in ordine cronologico GALLIPOLI , TORRE SUDA,TORRE MOZZA,LIDO MARINI,TORRE VADO,MARINA DI SAN GREGORIO, SANTA MARIA DI LEUCA,PONTE DEL CIOLO,TRICASE,CASTRO E LA GROTTA ZINZULUSA, SANTA CESAREA TERME ED OTRANTO.
Un giro davvero suggestivo con moltissime cose da vedere in una delle coste più belle d'Italia.
Vorrei che non finisse mai, ma come tutte le cose belle eccoci giunti alla data della ripartenza e del rientro alla normalità. Con mia moglie, egregia zavorra e compagna di viaggio, si decide di rendere piacevole anche il rientro e subito dopo aver cenato in un'afoso Venerdi' sera di fine Luglio decidiamo di digerire in moto strada facendo e di partire godendoci gran parte del viaggio con il fresco della notte.
Manca poco alla mezzanotte e caricata la fedele compagna di viaggio si riprende il cammino nelle deserte strade che ci faranno attraversare tutta la Puglia.
Risaliamo il versante Mediterraneo fino a raggiungere la nostra prima tappa CASTEL DEL MONTE un monumento anch'esso patrimonio dell'umanità nel parco naturale dell'alta Murgia a pochi chilometri da Andria. Non possiamo ammirare tutto il suo splendore perchè il buio della notte fa da cornice, ma un posto degno di nota.
Riprendiamo la strada in direzione MONTE SANT'ANGELO nel Parco Nazionale del Gargano.
Ci colpisce il fatto che strada facendo le varie aree di servizio incontrate siano tutte chiuse senza la possibilità di poter prendere un caffè e di usufruire dei servizi igienici; in questo la regione Puglia dovrebbe assolutamente migliorare.
Non abbiamo fretta , cosi' da Andria torniamo indietro per riprendere la strada statale adriatica da BISCEGLIE. Non incrociamo l'ombra di un veicolo nella nostra marcia, sono da poco passate le due di notte e siamo soli avvolti dalle tenebre !
Nei pressi di CERIGNOLA il navigatore mi fa prendere la strada che dovrebbe portarmi a MANFREDONIA ma percorso qualche chilometro trovo la strada chiusa con insufficienti indicazioni per trovare una valida alternativa cosi' nel buio totale ci ritroviamo a percorrere una strada di breccia che con la nostra moto non è il massimo.
Percorro a fatica e con grande tensione circa 4 Km e trovo un cartello che mi avvisa che la strada è interrotta !!!! Fatica sprecata e tempo perso............con difficoltà e qualche imprecazione si torna indietro e si riprende l'Adriatica verso Foggia allungando di circa 50 chilometri.
Finalmente dopo Manfredonia, lasciamo la SS89 per inerpicarci sulla favolosa SP55 che tornante dopo tornante ci fa apprezzare un panorama meraviglioso che sovrasta il Gargano. Sembra non si arrivi mai, un susseguirsi di tornanti alcuni da percorrere in prima marcia !
Qui si erge il famoso Santuario di MICHELE ARCANGELO meta di pellegrinaggi e anch'esso patrimonio dell'umanità.
Una rilassante sosta nel silenzio profondo di questa cittadina dormiente ( sono quasi le 4 di notte ) ci stà tutta e ci servirà per ricaricare le energie ed affrontare l'ultimo spostamento prima del rientro a casa.
Opto per non fare il classico giro del Gargano, ma torno indietro verso Foggia per poi andare a prendere la veloce A14
che ci porterà prima a CHIETI e poi nel bellissimo Borgo di PENNE dove faremo una lunga e riposante sosta; nonostante sia mattina da non moltissimo abbiamo percorso più di 700 chilometri in notturna e la stanchezza inizia a farsi sentire.
Le ferie sono terminate e questa bella esperienza mi ha permesso di visitare posti che non conoscevo e che hanno arricchito il bagaglio delle mie esperienze.
Un giro entusiasmante intramezzato dal completo relax goduto nelle splendide spiagge salentine !