L'autostrada scorre veloce sotto le meravigliose Bridgestone T30................è ancora notte quando a NARNI mi fermo per fumare una sigaretta a bordo strada.
Mi sono svegliato proprio presto , quella Santa donna di mia moglie Lina, oltre a chiamarmi alle 03:30, mi ha anche preparato un succulento pranzetto al sacco da portarmi dietro per questo ennesimo week end di mototurismoterapia.
Timoroso mi dirigo verso la VETTA del MONTE AMIATA ed il mio timore è pressochè fondato; quando inizia la salita, in modo inversamente proporzionale, la temperatura scende drasticamente e mi sembra di congelare.
La natura mette paura stamattina e mentre attraverso un fitto bosco il forte vento sembra far danzare, come in una danza tribale gli alti fusti delle piante ; fa freddo ragazzi e quando giungo al primo rifugio Amiantino, la strada diventa quasi impraticabile per il ghiaccio e la sporcizia. Mancano solo 4 chilometri alla vetta, è prestissimo e la totale assenza di traffico, mi spinge ad osare proseguendo il cammino, riesco però a fare solo un'altro chilometro e al secondo rifugio Amiantino devo fermarmi per non rischiare una scivolata.
Infreddolito e stanco decido di tornare a temperature più miti e ridiscendendo faccio sosta in un bar appena aperto nel bel paesino di ABBADIA SAN SALVATORE. Rifocillato a dovere mi rimetto in sella; il prossimo sarà un lungo trasferimento per arrivare al PASSO DEL VESTITO ci sono circa 280 Km. Il fortissimo vento non è il massimo per andare in moto, ma con la mia BEtty lo affrontiamo senza particolari problemi e ci lasciamo la costa ligure alle spalle in maniera veloce. Finalmente uscito a MASSA mi aspetta un vero e proprio luna park incorniciato dalle APUANE come sfondo ed un bellissimo cielo terso, una vera e propria terrazza sul mare, uno scenario indimenticabile che tornante dopo tornante si mostra al mio sguardo; percorrendo il PASSO DEL VESTITO attraverso un paio di tunnel dell'orrore.......................buio pesto in galleria, lastroni di ghiaccio al posto dell'asfalto e minacciose stalattiti sulla mia testa pronte a far davvero male ! Passata la paura mi fermo a sgranchirmi a ISOLA SANTA discendendo dal versante opposto del passo e mi metto a pianificare la successiva tappa. Si va nell'entroterra toscano ed il PASSO DEL MURAGLONE che pur conosco è degno di una crono scalata.
Passata la bella FIRENZE finalmente respiro quell'aria che tanto mi piace attraversando i bellissimi borghi Italiani e arrivato ai piedi del passo, precisamente a DICOMANO trovo un posto per fare una lunga sosta pranzo e godermi la tranquillità di ciò che mi circonda.....................mi aspettano 20 chilometri di puro divertimento e di forti scariche di adrenalina e una volta portate le gomme a temperatura, l'asfalto asciutto delle 14:30 e l'ottimo grip, mi portano ad esagerare; me ne rendo conto quando curva dopo curva entrambe le pedaline cozzano sull'asfalto e mi si stampa in faccia quell'espressione di goduria che fortunatamente non traspare da sotto la visiera.
Meraviglioso ragazzi, mi sembra un'attimo e sono già in vetta, ma non sono solo............ci sono tante “espressioni di goduria” su quello spiazzo e vedere giovani e meno giovani, uomini e donne, moto sportive e scooter mi fa tornare in mente la famosa frase: MOTOCICLISTI..................BELLA GENTE,
Sono davvero appagato e stanco e in grande anticipo sui tempi che avevo previsto cosi' decido di puntare al piccolo alberghetto rigorosamente prenotato tramite booking.com in quel di SAN PIERO IN BAGNO.
Appena entrato mi accoglie il sorriso della simpatica Francesca che mettendomi subito a mio agio dandomi del tu, mi fa strada in quella che sarà la mia dimora per una notte. Sembra di essere ospite da un vecchio parente lontano, tutto è vecchio e brutto, ma nella sua bruttezza cosi' affascinante; l'età e l'uso di ogni cosa qui dentro mi mettono serenità e mi riportano indietro con gli anni, quando bambino andavo a stare da mio Nonno Amedeo in una piccola frazione vicino NORCIA.
Dopo una doccia calda mi metto a riposare nel lettone e coccolato dal dolce rumore del torrente che scorre proprio sotto la mia finestra mi addormento.
Alle 20:00 scendo le poche vecchie scale che portano alla sala da pranzo e trovo una decina di avventori.........................crostini con funghi porcini e fegatini, tortelli di patate al sugo di lepre, agnello alla brace e patate fritte, una deliziosa coppa di crema con savoiardi e rum, un caffè, rigorosamente preparato con la moka e un dito di amaro..................e che vuoi di più dalla vita !
Tutto davvero delizioso.
Alle 08:00 precise sono di nuovo seduto al tavolo della sera precedente e dopo aver fatto una bella colazione e salutato Francesca metto le chiappe sulla mia Betty e puntiamo verso il passo di VIAMAGGIO.
La giornata non è il massimo, qualche nuvolone, ma in compenso il forte vento di ieri sembra aver perso d'intensità.
Fa più freddo però e per fortuna non c'è traffico; oggi è la giornata del rientro e l'umore è diverso, come più spento, salendo al valico di VIAMAGGIO cambia lo scenario, la tanta neve fa salire un brivido sulla mia schiena ed il paesaggio se pur bello è gelido e non mi mette nessuna voglia di sostare, cosi' mi dirigo a BOCCA TRABARIA e BOCCA SERRIOLA e via di corsa verso la GOLA DEL FURLO. Anche lo scorso anno trovai chiuso il passaggio, ma il panorama suggestivo mi fa godere una meritata sosta.
Riparto e mi arrampico sul MONTE CUCCO e attraverso dei minuscoli paesi formati da quattro case non incontro anima viva..............nemmeno un cane randagio............... e quando mi fumo una sigaretta in quel di PASCELUPO lo scenario che mi circonda non cambia.
Mi rimetto alla guida e cambio monte dirigendomi sul SUBASIO alla volta di ASSISI, una splendida cittadina che trasuda di storia in ogni sua pietra.
E' tarda mattina e ho deciso di pranzare ai bordi del LAGO DI FIASTRA cosi giro nuovamente la chiave e innestata la prima marcia mi dirigo a SARNANO ai margini dei MONTI SIBILLINI. Non avevo pensato che queste montagne potevano essere insidiose e curva dopo curva me ne rendo tristemente conto.
Il tempo è cambiato, sembra tardo pomeriggio e le nubi minacciose avvolgono le vette, tanta neve a bordo strada e tutto intorno e strada fradicia per il discioglimento della stessa. Dopo SERRAVALLE DI CHIENTI sembra di stare sulle Dolomiti !
Arrivato a SARNANO torno indietro per un 5 chilometri e svolto al bivio per FIASTRA. Il gioco si fa duro, devo tagliare la parte più a nord dei Sibillini e la SP91 è quasi impraticabile; ridotta ad una corsia per la tanta neve ammassata ai bordi e piena di insidie. Mi faccio coraggio e con il massimo della concentrazione arrivo comunque al LAGO DI FIASTRA che è ancora più splendido contornato da tanto bianco candore.
Imposto il navigatore per CASTELLUCCIO DI NORCIA, penso che ormai il più è fatto e che anche se sono da poco passate le 14:30 mi conviene sbrigarmi per non trovarmi con un cambiamento del meteo in mezzo alle montagne, ma percorsi poco più di 5 chilometri impietrito dal timore di fare qualche scivolata, quando devo girare per VISSO trovo la strada chiusa da una parete di neve.
Inizio ad innervosirmi e imposto il navigatore per aggirare l'ostacolo; faccio altri 2 o 3 chilometri e un'altra volta quando devo svoltare la strada è bloccata.
Ho perso troppo tempo e nonostante mi piaccia l'avventura decido che forse è meglio puntare dritto verso casa, mi scoccia solo dover fare nuovamente la strada verso FOLIGNO per poter poi riprendere la veloce FLAMINIA fino a TERNI.
Adesso sono davanti al PC a scrivere questo resoconto, contento di aver vissuto questa esperienza e fiducioso perchè presto possa di nuovo ripeterla.